A kid grows up a lot faster on the golf course.
Golf teaches you how to behave.
Jack Nicklaus
La caccia al tesoro.
Il golf è comunemente considerato, almeno in Italia, uno sport di elite, per pochi, spesso adulti e ricchi, mentre per le sue caratteristiche specifiche si adatta molto bene ad accompagnare chiunque, specialmente giovani, in un percorso di crescita e maturazione. I suoi ritmi ed il tipo di agonismo lo rendono particolarmente efficace per lo sviluppo di un vero e proprio “acume teorico”. Essere così precisi a centinaia di metri di distanza richiede una presenza fisica e mentale veramente difficile da spiegare. Conquistarla è la nostra grandiosa caccia al tesoro.
In che modo il golf incide nello sviluppo della personalità?
Spesso se ne sottolinea il valore etico, in quanto il giocatore è fatto responsabile della corretta registrazione del suo punteggio (quando le regole prevedono una penalità il giocatore se la commina da solo); altrettanto si riflette circa il rapporto tra concentrazione e controllo emotivo, la tensione del golfista che esegue il colpo è infatti assimilabile a quella di un calciatore che batte un rigore, mentre la durata importante delle competizioni comporta un interessante alternarsi di cadute e grintose “risalite sul ring”; ancora si sente spesso parlare dell’importanza della creatività nell’eseguire dei colpi da posizioni apparentemente impossibili; nonché della visione tattica nell’impostare la buca tenendosi lontani dai guai.
Tutti aspetti importanti e verissimi. A me, tuttavia, piace soffermarmi di più sulla capacità di questo sport di tirare fuori quello “spirito del ricercatore” che sta in ognuno di noi.
L’impatto del bastone con la pallina è un urto elastico, le curvature nel volo sono regolate dalle leggi della meccanica dei fluidi, il gesto tecnico (lo swing) è un sistema geometrico di leve molto esatto: tutti elementi misurabili. A questo si aggiunga che le condizioni del colpo (distanza dal bersaglio, altezza desiderata, eventuali difficoltà dovute a pendenze, erba alta o quant’altro) possono essere replicate all’infinito, permettendoci di ripetere ogni specifico tentativo per un numero di volte limitato solo dalla nostra perseveranza e apportando ogni volta tutte le modifiche che vogliamo testare.
A mio avviso questo sport è il paradiso del metodo sperimentale.
Ora aggiungiamo il condimento: perché è coinvolgente?
Tutto questo sarebbe inutile se il golf non suscitasse interesse, esaminiamo quindi brevemente perché chi lo prova ne rimane avvinto. Tecnicamente si tratta di un tiro al bersaglio, quindi già di per sè sfidante e divertente, in più si gioca in bellissime oasi naturali, tra prati, boschi, laghetti e dislivelli. Si sviluppa in un percorso disseminato di ostacoli: talvolta su campi già conosciuti, talaltra su campi nuovi, alternando la sfida di migliorare il punteggio precedente al piacere dell’esplorazione. Offre inoltre una varietà praticamente illimitata di situazioni e quindi di soluzioni.
Non è ancora tutto chiaro? Per forza! Si tratta di un’attività pratica, se la volete capire praticatela!